Andreina Bert è nata casualmente a Verona, ma vive da sempre a Torino. E' stata traduttrice per Feltrinelli, UTET, il Conservatorio e molte riviste (fra cui la "Travel Trade Gazette"), di cui è stata anche collaboratrice. Lavora tuttora nel campo delle traduzioni e scrive articoli di viaggio per la rivista "Noi Donne". Da sempre scrive anche romanzi brevi e racconti. Ha pubblicato con la casa editrice Laura Rangoni la serie di racconti "La Materia dei Sogni: appunti sulla schizofrenia della vita quotidiana" e il romanzo "Qualcosa deve avvenire: l'anoressia come ricerca della libertà", tratto da un diario giovanile ritrovato. Leggi l'intervista che ho fatto ad Andreina. |
Bell'edificio triste e inabitato! Grate panciute, logore, contorte! Silenzio! Fuga dalle stanze morte! Odore d'ombra! Odore di passato! Odore d'abbandono desolato! Fiabe defunte delle sovrapporte! Guido Gozzano La casa di famiglia in cui mi trovo si chiama Villa Boschetto. E' in stile Liberty fiorito, o almeno lo era. Adesso è solo screpolata. Inoltre, il bosco infittito sul retro, il frutteto e il giardino incolti, con quel ponte sconnesso sul ruscello, ne accentuano l'aspetto decadente ed antiquato. Forse anche per questo mi sento più che mai tetra e depressa da quanto (dopo il funerale di mio padre) me ne devo occupare. A dire il vero anche a vent'anni, durante una specie di esaurimento nervoso, vi passai qualche tempo, ma neanche allora mi liberai delle mie fobie e manie ossessive. Ora mi interesserebbe ritrovare il mio diario di adolescente anoressica anni '50, per capire o capirmi. Chissà, magari salterà fuori quando la casa sarà venduta e svuotata dal suo inesauribile contenuto. Riassunto del romanzo:La storia si svolge sul filo della memoria, ma anche attraverso fatti reali. In essa il rapporto a volte difficile fra le varie generazioni emerge per mezzo dei numerosi personaggi ormai ultra-cinquantenni e dei loro figli ultra-ventenni. |