I delitti delle pietre azzurre

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Si può uccidere per una ferita narcisistica?
Questo potrebbe essere il movente di una serie di agghiaccianti omicidi che circondano una giovane giornalista di successo nella Londra misteriosa ed inquietante del nostro tempo. Il cerchio sembra restringersi intorno alla bella e disinibita protagonista; poco per volta, le persone che più le sono care vengono, una dopo l'altra, barbaramente uccise. L'assassino, quasi volesse farsi beffe degli inquirenti, lascia accanto al cadavere la propria firma: una strana pietra azzurra, un invito a risolvere il rebus che è all'origine dei delitti...
Ma sarà l'intervento di sconosciute certezze, di forze appartenenti a quell'altra realtà, occulta, che ci scorre accanto non vista ma pur sempre presente, che adoperando come tramite il non vedente Arthur faranno luce sul mistero dei delitti delle pietre azzurre.
All'autore devo riconoscere il merito di avere saputo, con insoliti spunti e riflessioni, instillare nuova linfa nel genere del romanzo "noir".

M.J.

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Londra è una strana città, soprattutto di notte. E soprattutto durante quelle notti che non sono particolarmente fredde anche se l'aria è addensata da una bruma leggera, un'alchimia odorosa di fumo e di sensazioni percepibili ma non identificabili. L'aria è viva, intensa e solida nello stesso tempo, e lo spirito della città è palpitante come se si nascondesse in ogni parte oscura di essa, pronto a resuscitare ogni qualvolta sia necessario. Il Tamigi scorre lento ed insieme alla nebbiolina pare trasfondere nell'atmosfera miasmi fetidi ma anche fragranze marine. Lo sciaguattio delle barche si mescola ai rumori delle poche auto che transitano le strade, oppure, a tratti, rompe il silenzio immoto che regna sulle sponde del fiume.
E poi, sotto l'epidermide superficiale esiste un mondo sotterraneo, la metropolitana scorre nei tunnel artificiali come sangue nelle arterie. E' un mondo diverso, popolato da una eterogenea folla di persone indaffarate, che si muovono rapidamante da una parte all'altra della città.
E sembra che nemmeno l'arrivo del nuovo millennio abbia poi così mutato i connotati della città, dove i nuovi e i moderni edifici sono l'antinomia dei vecchi palazzi del centro, dove ancora, nei remoti vicoli, si respira un'atmosfera antica, quasi anacronistica.
Nei Docks le antiche leggende e storie che si raccontano nelle sordide taverne sono ancora palpabili...

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Chi è l’autore?

Andrea Gamannossi è nato a Firenze il 22 febbraio del 1964.
Nel 2002 pubblica con la Pagnini Editore la sua prima raccolta di racconti noir: "Cinque passi nel  buio".
Nel 2003, sempre per lo stesso editore, esce il suo primo romanzo: "L'Ombra della Luna", e l'autore viene segnalato al Concorso Letterario Città di Pavia per il racconto inedito "Sotto l'ombra delle stelle", che l'anno successivo uscirà in un'antologia di autori vari, anche sotto forma di E-Book, realizzata dall'editore Arpanet con il titolo "La Compagnia del Phantom Club". 
Il 2004 lo vede anche classificarsi nono al concorso letterario Una Notte di Terrore, organizzato dalla Phantom Club, con il racconto "Turno di Notte", che verrà poi inserito nell'antologia: "Vaults - Una notte di terrore", e pubblicare con la Pagnini Editore il suo secondo romanzo: "Le Cascate del Violino".
Nel 2005 vince il concorso Samhain, indetto dalla Phantom Club, con il racconto "Madame Loret".
Nel dicembre dello stesso anno esce, per la Pagnini Editore, il suo terzo romanzo: "I delitti delle pietre azzurre".

Maggiori informazioni sul sito personale di Andrea Gamannossi .
Breve intervista ad Andrea Gamannossi

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