"Signore,

immagino la sorpresa che deve essere stata la Vostra nel momento in cui spezzaste il sigillo di questa missiva. Riconosco che le mie armi ed il mio stemma siano poco conosciuti su questo continente, e che lo strano aspetto di questa lettera possa inquietare, se non addirittura impaurire, una persona dallo spirito ristretto. Ma questo non è il caso Vostro, lo so, ed è per questa ragione che mi sono permesso di scrivervi. Permettetemi innanzi tutto di presentarmi. Sono il Conte d'Antas, signore dell'isola che porta lo stesso nome. Alcuni mi chiamano l'Imperatore dei Mari Boreali, altri il Signore della Nebbia e delle Correnti; titoli che accetto di buon grado, dal momento che solo coloro che l'alleanza dei venti e dei flussi marini hanno condotto al di là delle rotte abituali hanno avuto l'onore di vedersi stagliare, nel momento in cui il sole dell'alba squarcia le nebbie della notte, le scogliere dilaniate, battute dai flutti, che proteggono l'Isola d'Antas. Sono il padrone assoluto di quest'isola. Minerali, piante, animali ed esseri umani mi hanno accordato una fedeltà eterna. Il mio dominio è senza limiti, la realtà delle frontiere umane non può applicarvisi. Strano concetto, lo riconosco, e mi auguro che Voi vogliate trovare il tempo di interessarvene. Ma veniamo dunque al motivo di questa missiva, caro Signor Berger. L'università di Tubinga è reputata per il suo insegnamento e la pedagogia dei suoi Maestri. Alcuni noti personaggi di questa bella città mi hanno vantato l'eccellenza dei Vostri meriti e del Vostro talento di pedagogo, per cui mi sono permesso di proporvi quanto segue. Desidero che diveniate il precettore di mia nipote. Il Vostro incarico consisterà nell'insegnarle le Arti tradizionali, come pure ogni altra materia che avremo convenuto in anticipo. Mia nipote è una creatura dalla mente agile, dall'intelligenza pronta, e la cui sete di conoscenza è quasi inestinguibile.Preciso, inoltre, che il mio attaccamento a lei è immenso, e che tengo alla sua persona più che alla mia stessa esistenza. Vi invito quindi a recarvi sulla mia isola allo scopo di stabilirvi nell'appartamento che Vi ho fatto preparare. Per quanto riguarda il Vostro compenso, benché questioni di tale natura di solito non rientrino nelle mie occupazioni abituali, Vi offro, oltre il vitto e l'alloggio, ed il piacere che proverete nel vivere sull'Isola d'Antas, la somma di mille Kreutzer d'oro al mese. La durata dell'incarico dipenderà dal Vostro talento di precettore, e dal godimento che riuscirete a trarre vivendo in nostra compagnia. Vi attendo al più presto. Recatevi al porto di Lubecca, dove è ormeggiata una goletta, la 'Vague'. Vi auguro buon viaggio e Vi attendo con impazienza.

Conte d'Antas"