Notturni di Grecia

*

La Grecia è il mondo magico cantato dall'Autrice con un lirismo raffinato e classicheggiante. Le poesie presentano il testo a fronte in neoellenico manoscritto, che impreziosisce questa raccolta illustrata e la rende assolutamente unica e originale.

*

Chi è l'autrice?

Marina Conti, nata ad Asti il 3 settembre 1956, risiede in provincia di Milano, dove svolge l'attività di traduttrice. Laureata in Lingue e Letterature Straniere e Moderne all'Università di Torino, ha lavorato nell'ex Unione Sovietica come interprete per due anni, venendo a conoscere la realtà di quell'immenso Paese. Finalista in numerosi concorsi letterari, si dedica sia alla narrativa che alla poesia. Questa è la sua opera prima.
Al momento sta scrivendo un romanzo avente come argomento la dissidenza russa nel periodo brezneviano. Un suo interesse emergente è quello nei confronti della cultura greca moderna, che a suo avviso andrebbe promossa nel mondo occidentale, ancora troppo o, forse, esclusivamente "centrato" sulla frequentazione della cultura classica. Lo studio del neoellenico si inserisce in questo suo nuovo interesse letterario.

Leggi l'intervista che ho fatto a Marina

*

Banchetto serale

Fissato in immagine
l'occhio si sperde
sul demarcare infinito
di mare-cielo
alleati d'amore.

Banchetto serale
Odisseo - convitato di pietra
fiero di sorti ardimentose
frammenti d'imprese
ci narra.

Tu interpreti
i lenti moti del cuore
riportandomi
al caldo incrocio dei sensi
specchio d'acqua
fuga d'una maschera
di gelidi oblii

Nel tuo sguardo affiorato
vindice di rugiadose gocce
sarò per te
terra emersa.

Olimpo d'opale

Frescura di brezza
marina
mi domandasti
per la lenta
agonia
del tuo vivere.

Non volli
concedere
dall'incavo delle mani
acque cristalline
di sollievo azzurro.

Perché la sera
incombente
lacerava
dolcezze
di crepuscolo fine.

La notte a Romanù
si fece Olimpo
d'inaudite rifrazioni
d'opale
a confortar dolori.

*

Baia notturna

Salmastro e riarso
il profilo
del tuo volto.

Lento incedere
di passi su sottili strati
di rena chiara;
poi
la notte
smarrire
l'ondeggiar di barche
sulla baia
dei pescatori
nella malìa d'acquatiche forme.

Conchiglie
di nostalgia
al limitar
della sorte.

*

[Autori]